sabato 17 luglio 2010

Gli immigrati stanno meglio nel Veneto leghista





Il Veneto, terra di leghisti in cui gli immigrati vengono discriminati, insultati e cacciati a pedate nel sedere...questo è quello che il 99% degli italiani e non crede, non è forse vero? E invece no.

Sembra strano (per i non economisti, sociologi, psichiatri, simil politicanti etc etc), ma gli stranieri (immigrati non mi piace molto come termine) si integrano molto meglio (e stanno molto meglio) nel nord, inteso da Emilia in su, dove i leghisti vivono, che in tutto il resto dell'Italia.


Attenzione: non lo dico io, ma il CNEL, ovvero il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro nel suo ultimo rapporto del 13 luglio 2010 intitolato "INDICI DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA: Il potenziale di integrazione nei territori italiani, Analisi dell’occupazione e della criminalità per collettività" (molto interessante, sono 194 pagine in pdf che vi consiglio di leggere). Come andrete a leggere, i nostri connazionali stranieri vivono meglio al Nord, in particolare Emilia, Friuli, Lombardia e Veneto. Delle regioni non del Nord si salva solo il Lazio (che però ospita la capitale, fattore non da trascurare per le ragioni che illustrerò dopo).


Questo per far capire alla gente che i luoghi comuni sono oramai quasi irrilevanti, sia ai fini politici, sia a quelli economici, e che bisognerebbe prendere in mano documenti ufficiali prima di esprimere un parere. Ora, con questo non voglio dire che non ci sia una "discriminazione" da parte di una minoranza molto contenuta della popolazione perchè direi il falso, ma dico invece che questo ha un peso tendente allo zero, e più passa il tempo e più tenderà ad esso.

La notizia non è nuova però: già Repubblica nel 2007 ne aveva parlato in un articolo di Ilvo Diamanti, il più grande sociologo in Italia, dal titolo "SORPRESA, NEL NORDEST L'IMMIGRATO VIVE MEGLIO", talmente meglio che l'Italia è l'unico paese in cui, a differenza di tutti gli altri paesi OCSE, l'immigrazione al posto di calare è aumentata.

Premesso che non sono un sociologo e che sto ancora studiando economia, non credo però che ci voglia una laurea per capire che, dove si produce più ricchezza, la gente sta meglio. L'economia è una parte fondamentale della società, se non la base stessa, e lo è sempre stata in misura maggiore o minore.
Prima ho detto del Lazio e di Roma, che sono le uniche eccezioni, ora potete dedurre voi stessi il perchè.
E' interessante il fatto che la Puglia, terra di libertà, rispetto e senza pregiudizi, sotto la guida di Vendola, sia fra gli ultimi posti (penultima in generale).

A fronte di questo, voglio dire a tutti quelli che si sono stupiti di questi dati, che, secondo me, la butto lì, un albanese vive meglio a Bergamo che in Albania, un Mozambicano a Trieste che in un qualsiasi altro stato dell'Africa e un Congolese a Udine rispetto che in Congo.....



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