venerdì 24 febbraio 2012

Essere ricchi non è una colpa


Premessa: non sono ricco, sono un cittadino giovane medio quindi evitare commenti idioti del tipo "figlio di papà" etc etc. Scrivo solo questo brevissimo articolo come nota da ricordare.


Il fatto è questo. Sempre più spesso sento sparare giudizi negativi sui cittadini più ricchi (con "ricco" intendo un cittadino che guadagna oltre i 300 mila euro l'anno), basti vedere le reazioni in giro dopo che i ministri hanno pubblicato i loro redditi.

Guadagnare tanti soldi (se fatto onestamente e in regola sia chiaro) non è una colpa, un male da debellare, un fatto per cui vergognarsi. Se si viene pagati da qualcuno una tale cifra per la propria offerta di lavoro (perchè si conoscono tante cose, si è molto produttivi etc etc) che male c'è?

Se poi uno lavora molto, è estremamente bravo nell'investire i propri soldi, perchè non dovrebbe guadagnare tali cifre?

Possiamo poi discutere in certi ambiti sul perchè si riesca a guadagnare cifre esorbitanti: per quale motivo un notaio guadagna 500 mila euro l'anno per il lavoro che fa? E' davvero così utile, produttivo oppure ci sono delle distorsioni (in regola) di mercato che permettono un guadagno così elevato? In questo caso la risposta è sì, esistono (vi è una casta che gestisce questo e che si tutela questo reddito). Qui lo Stato e la politica devono intervenire per liberalizzare e mettere in concorrenza il mercato facendo diminuire i redditi di questi signori.

Lo stesso ragionamento lo si può fare per gli stipendi dell'amministrazione pubblica, ma su questo ci tornerò in un altro post.


Se però prendiamo un imprenditore che investe, apre un'attività fabbricando e commerciando un prodotto di successo, è giusto che guadagni tanto (nota: un imprenditore di questo tipo giova anche alla società perchè, ad esempio, assume personale), come è giusto che un illustre avvocato prenda tanti soldi per difendere i propri clienti.

E' bene quindi smetterla di "guardar male" la gente che guadagna tanto con il proprio lavoro ma, anzi, bisognerebbe invogliare i figli a cercare di seguire le orme di questi, impegnandosi e studiando. Forse così, cambiata questa mentalità, le cose potranno andare meglio.

1 commento:

michele.bartolettistella ha detto...

D'accordo al 100%. E, chiarisco, le uniche ricchezze che ho (per ora) sono i miei 26 anni e €400 (quattrocento) depositati sul mio libretto postale.

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