domenica 29 marzo 2009

Biotestamento e non: è giusto che la Chiesa intervenga e influenzi le decisioni di un governo?

In questi giorni , oltre al congresso del PDL e la crisi, l'argomento che più occupa le pagine dei giornali e i servizi dei telegiornali è la questione del biotestamento. Non voglio parlarne in questo articolo, però penso che sia il punto di partenza per questo mio personale pensiero.
E' giusto che il Vaticano interferisca con le decisioni del Governo? Perchè ho scelto di partire dal biotestamento? Semplice, è l'argomento che forse ha mostrato di più questa influenza, in più la stessa cosa (più o meno) è stata denunciata da Fini proprio al congresso del PDL.
«Siamo proprio sicuri, amici del Pdl, che il ddl sul testamento biologico approvato al Senato sia davvero ispirato alla laicità? Perché una legge che impone un precetto è più da Stato etico che da Stato laico»
«La laicità - aggiunge il presidente della Camera - è separazione delle due sfere, dello Stato e della Chiesa»
Fonte

Premesso che sono Cattolico, mi trovo d'accordo con le parole di Fini: mi sembra che, soprattutto negli ultimi tempi, il Vaticano si stia un po' troppo preoccupando delle vicende politiche e governative.
Secondo me è giusto e legittimo che la Chiesa esprima un suo parere ma non deve assolutamente intervenire o influenzare pesantemente e ripetutamente le decisioni di un qualsiasi politico, sia in positivo, sia in negativo. deve esporre le proprie posizioni, ma non intaccare la laicità di uno Stato.
Ho preso il biotestamento, ma si potrebbero citare altri casi (pensate anche solo durante e dopo le elezioni Usa).
Io sono convinto che la chiesa debba avere altre priorità e rimanere, almeno quella, distaccata dalla politica

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