sabato 8 novembre 2008

Di Pietro sulle scie chimiche

Pensavo che i politici italiani fossero inadatti, indietro rispetto ai tempi e senza un qualche senso critico, ma non pensavo fino a questo punto, soprattutto se penso che comunque hanno la possibilità di contattare gente specializzata in qualsiasi settore, soprattutto in quello scientifico-tecnologico, in cui noto le maggiori carenze di nozioni, in certi casi anche basilari. Ma questo è troppo, non me la aspettavo.
L'Italia dei Valori, nella persona del loro rappresentante, Di Pietro, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta alla camera, più precisamente al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Analizziamo però quanto riportato da Di Pietro:
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01044
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
mercoledì 17 settembre 2008, seduta n.051

DI PIETRO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

le scie chimiche sono residui della combustione lasciati in alta quota dagli aerei. Più precisamente si tratta di scie di condensazione che si presentano inizialmente sottili per poi espandersi e infine sparire nel giro di poche decine di minuti;

le scie chimiche che solitamente notiamo in alta quota sono scie di gas di scarico, e sono create da un fenomeno di condensazione. Si formano quasi sempre in alta quota, oltre gli 8.000 metri di altezza, dove l'aria è particolarmente fredda;

sulla base delle attuali conoscenze scientifiche la semplice condensazione dei gas di scarico di un aeroplano non è pericolosa per l'uomo;

secondo diverse teorie alcune scie chimiche potrebbero essere composte da sostanze chimiche, introdotte al fine di creare modificazioni climatiche. Secondo tali studiosi, le scie chimiche si distinguono dalle normali scie di condensazione, sono più spesse, perdurano a lungo nel cielo e tendono ad allargarsi in modo molto marcato;

la prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998, quando in seguito ad una notevole presenza di scie anomale, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute e vaste aree divennero aride, furono analizzati diversi campioni di terreno dai quali risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l'acqua potabile;

contro l'irrorazione delle scie chimiche ci sono state diverse interrogazioni parlamentari, sia in Italia che all'estero, ma nessuna ha ottenuto una risposta esaustiva e convincente -:

se e quali chiarimenti sulla natura del fenomeno il ministro intenda dare al fine di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini. (4-01044)



Questo è il documento scritto da Di Pietro (o chi per lui).

ANALISI
  1. Le scie chimiche (o non sono residui della combustione, in quanto i residui sono veri e provati, le scie chimiche non hanno alcuno prova scientifica, quindi false.
  2. Le scie di condensazione sono una cosa (reale), le scie chimiche sono completamente un'altra cosa, come anche affermato dai sostenitori di questa assurda teoria..oltre al fatto che le scie di condensazione non sono residui di combustione
  3. Ancora, le Chemtrails non sono gas di scarico e non esistono, in più, i gas di scarico non sono residui di combustione
  4. Le scie chimiche non si formano a nessuna quota, in quanto non esistono...non c'è nessuna prova scientifica
  5. la semplice condensazione dei gas di scarico di un aeroplano non è pericolosa per l'uomo...e ci credo, è acqua..ci mancherebbe che sia pericolosa
  6. Studiosi....beh, anche il mio amico Cuccuruddu è uno studioso...sta per diventare un elettricista, però di meteorologia e aerei non sa nulla...chi sarebbero questi studiosi? Sicuramente affermati meteorologi e climatologi che in più hanno scritto documenti scientifici sull'argomento....
  7. L'alluminio è presente in natura su tutta la crosta terrestre...e il fatto che sia superiore rispetto all'acqua potabile è una cosa normale, in quanto l'acqua è liquida, il terreno è solido
  8. Il fatto che ci siano state diverse interrogazioni parlamentari, sia in Italia che all'estero, non è una prova..prove sono quelle portate dopo un'analisi scientifica fatta da esperti del settore, con anche delle prove reali a riguardo. Ricordo poi che altre bufale sono finite sotto interrogazione parlamentare

Detto questo, non voglio però condannare del tutto Di Pietro, in quanto lui ha richiesto solamente un chiarimento:
"se e quali chiarimenti sulla natura del fenomeno il ministro intenda dare al fine di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini"
Da un ex ministro, però, sarebbe meglio non aspettarselo, anche se la domanda era posta a fin di bene per noi cittadini (e non solo)

Il documento intero si trova qui, con anche la risposta ricevuta da Roberto Meina.
Anche Paolo Attivissimo ha detto la sua sulla richiesta di Di Pietro..anche se ci è andato un po' più pesante del sottoscritto

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