martedì 29 giugno 2010

Bisognerebbe vietare ai vecchi di governare e di dirigere


Il titolo è molto provocatorio, ma credo che sia abbastanza realista: una persona di 65 anni a mio modesto parere non dovrebbe poter governare un paese o messo a capo di un'azienda/organo importante perchè, nel mondo odierno, sarebbe totalmente scollegato dalla realtà che lo circonda.

Porto solamente un esempio veloce: Blatter, presidente della Fifa, che nonostante tutto quello che sia successo e che succederà in questo mondiale, non vuole saperne della tecnologia. Testone lui? No, non direi...io sostengo invece che non si renda nemmeno conto di cosa i suoi colleghi più giovani stiano proponendo, ma non per colpa sua, ma perchè è...vecchio. Uno della sua età avrà tantissima esperienza, ma oramai questa non conta più come prima. Il mondo cambia rapidamente, e uno a 70-80 anni non cambia le sue idee altrettanto velocemente, perchè non è possibile farlo a quella età.
Aggiungo inoltre che un 40enne-50enne avrebbe molta più cura nelle decisioni, per il semplice fatto che ha davanti a sè molti anni di vita, e una possibile decisione remunerativa per lui nel breve periodo, ma disastrosa nel lungo, comporterebbe una perdita anche per lui stesso, cosa che invece per uno di 70-80 anni non si verifica (sarà passato a miglior vita...e i danni da lui lasciati verranno subiti e pagati dai giovani come me).


La mia provocazione è quindi: vietare ai vecchi di governare un paese, un'azienda o un'ente organizzativo e lasciare spazio ai giovani. I più veterani potranno consigliare, solamente consigliare, ma non prendere decisioni..a quanto pare, non sono più in grado di farlo.

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