venerdì 12 dicembre 2008

Resoconto di una protesta anti-Gelmini

L’Onda è ripartita.

Di nuovo nella nostra piccola e insignificante città. Siamo stati meno, meno motivati ma siamo stati.

Qualcuno ha noleggiato un furgoncino scassato dove ha piazzato l’impianto e al ritmo del rock abbiamo attraversato il centro, ci siamo fermati su una delle principali piazze e abbiamo parlato perche la parola e l’unica arma che ci rimane e che infondo e l’unica che vogliamo usare. Perchè siamo in democrazia.

Quella cosa che molti ignorano e non apprezzano, magari perche non hanno visto spargere il sangue delle persone che hanno combattuto per ottenerla, o magari semplicemente perche non sanno proprio cosa sia.

Mi è piaciuto molto il discorso di un ragazzo, Max: ha parlato di come sia scandaloso che a fare il ministro dell’istruzione sia un’avvocatessa che della scuola si intende come Leopardi di chimica molecolare, in più ha fatto un paragone interessante con le rane: una rana se venisse lanciata dentro una pentola di acqua bollente sarebbe subito saltata fuori scottata, se invece l’acqua fosse stata fredda ma riscaldata lentamente la rana non se ne sarebbe accorta e sarebbe morta. Noi siamo un po’ come loro, non ci accorgiamo del pericolo finchè non ci sbattiamo contro.

Alcuni passanti si sono fermati, ma l’approccio non e cambiato: le persone che non fanno parte direttamente del mondo della suola ci guardano ancora come se fossimo degli anticristi e ci urlano ‘’comunisti’’.

Ma che cosa c'entra? Ci siamo sgolati gridando ‘’Nè rossi nè neri ma liberi pensieri’’,significherà qualcosa.

L’Onda comunque non si arresta, specialmente davanti al primo passo indietro del governo.

Continuiamo a protestare ed a informare. E speriamo in un risultato.



Articolo scritto da Marta

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