Il caso di assenteismo dei vigili di Roma la notte di Capodanno è solo l'ultimo di una lunga, lunghissima lista di casi in cui dipendenti (per lo più nel settore pubblico) non è che siano proprio un buon esempio di lavoratore stacanovista.
Certo è che se l'83.5% non si presenta sul posto del lavoro, dandosi malato, guarda caso la notte di Capodanno (mica un mercoledì piovoso a caso di Ottobre...tanto per dire) è ovvio che ne segua un dibattito. Mettiamoci poi la politica di mezzo e i risultati li avete davanti agli occhi: socials, forum etc pieni di gente che discute dell'argomento, che chiede la "testa" dei vigili, dell'amministrazione, di Marino etc.
L'aspetto però più vergognoso della vicenda viene dai sindacati, uno in particolare. La UIL infatti ha annunciato la volontà di organizzare uno sciopero a favore proprio dei vigili:
"Ci sarà un crescendo di proteste - afferma Francesco Croce della Uil -
tra assemblee generali e denunce pubbliche, che arriverà al primo
sciopero di categoria della storia di Roma. Tutti i sindacati
scenderanno in piazza insieme".
Non c'è limite alla vergogna, per davvero. E ancora vi stupite se i sindacati non è che stiano molto simpatici al sottoscritto.
Fortunatamente la CIGL per ora pare si sia defilata e abbia dato sostegno ai vigili che invece hanno lavorato.
Ecco, è bene che i sindacalisti sappiano una cosa che dovrebbe essere chiara ed ovvia ma che, evidentemente, per lor signori così tanto chiara ed ovvia non lo è: difendere il lavoratore fannullone (che ruba soldi allo Stato) equivale a danneggiare chi svolge il proprio lavoro, non una ma due volte! La prima perchè equivale difendere il salario del fannullone, uguale a quello dello stacanovista, nonostante la sua produttività sia molto minore; la seconda, perchè lo stacanovista dovrà lavorare il doppio, se no di più, in quanto dovrà svolgere anche il lavoro del fannullone.
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