Un’intervista fece scalpore, soprattutto perché proveniva da un esponente di lusso del maggior partito della sinistra italiana. La scorsa estate Stefano Fassina, vice ministro dell’economia, parlò dell’evasione fiscale citando la famosa “evasione di sopravvivenza”, ammettendo la sua esistenza. Così l’ansa:- Articolo originale pubblicato su MySolutionPost - Mattia Poletti
''La pressione fiscale è insostenibile'' […]''C'è una relazione stretta tra la pressione fiscale, la spesa e l'evasione'', […] Il viceministro riconosce che esiste ''un'evasione di sopravvivenza''. ''Senza voler strizzare l'occhio a nessuno, senza ambiguità nel contrastare l'evasione ci sono ragioni profonde e strutturali che spingono molti soggetti a comportamenti di cui farebbero volentieri a meno''. ''Non è una questione di carattere prevalentemente morale'', sottolinea il viceministro, ricordando di aver affrontato la questione in un libro alcuni anni fa.
Che esista una relazione stretta fra pressione fiscale e spesa pubblica è ovvio: se spendi X, devi per forza tassare Y la gente per recuperare quell’ammontare. Più X è grosso, più Y cresce.
Questo è un punto molto importante perché da qui possiamo spiegare il perché dell’evasione. Con una tassazione crescente, le reazioni possono essere:
Qui abbiamo i due casi generali ed estremi.
- Gli individui, al crescere della tassazione, vedono servizi sempre più efficienti che migliorano di molto la loro vita quotidiana. Dire che son felici di pagare le tasse forse è troppo, ma almeno accettano la cosa usufruendo di un welfare di qualità. Questo è il caso se vogliamo dei Paesi nord europei
- Gli individui notano che la tassazione continua a crescere, nonostante sia già elevata, e notano che i servizi non migliorano anzi, in alcuni casi peggiorano (magari il treno che loro prendono al mattino viene costantemente soppresso ma i prezzi del biglietto salgono). Da qui un sentimento di avversione totale nei confronti della parola “tassa”. Questo è il caso italiano.
In entrambe le situazioni, vi sono però cittadini che evadono principalmente per due motivi:
Per quanto riguarda solo la situazione B), si hanno anche cittadini che evadono “per protesta”, ovvero vedendo sprecati i propri soldi guadagnati con fatica e prelevati dallo Stato (perché così è, de facto) giustificano la loro evasione come un “rifiuto” a pagare le tasse per finanziare gli sprechi di Stato.
- Sono dei delinquenti. Anche con la metà della pressione fiscale, loro troverebbero sempre la scusa che le tasse sono alte e cercherebbero di nascondere capitali. Ricordate l’operazione Cortina di Mario Monti? Ecco, quella gente lì.
- Sono disperati. Mettendo una tassazione X =100, riescono a lavorare. Se questa però aumenta a 120, con grandi sforzi arrivano a 110, ma il resto o lo evadono o chiudono/falliscono. Molte Pmi si trovano in questa situazione.
Fassina ha quindi ragione. L’”evasione da disperazione” ESISTE, ma accanto a essa ce ne sono almeno altre due: l’”evasione da protesta” e l’”evasione delinquenziale” nel vero senso del termine.
È molto importante distinguere le tre perché sarebbe bene iniziare a trattarle in maniera differente, tutelando in qualche modo i primi (se non pagano perché non possono sospendere i pagamenti per esempio rinviandoli a quando la situazione non sarà migliore) e colpendo duramente gli ultimi (che ricordo, danneggiano gli altri).
Sulla seconda, essa potrebbe rientrare anche in una delle due: da un lato se ne approfittano della furbata giustificandola in questo modo, dall’altro potrebbero pagare ma non lo fanno perché in quel modo il margine di guadagno sarebbe ridotto al minimo e ciò non giustifica lo sforzo e l’impegno. Non è evasione da sopravvivenza (perché vivono anche pagandole tutte) ma è un rifiuto di consegnare allo “Stato ladro” il loro margine extra.
Il tema evasione è molto più complesso di come spesse volte viene descritto dai giornali. Bisognerebbe davvero riuscire a distinguere caso per caso, punendo chi “specula” e imbroglia ma allo stesso tempo ragionare bene su chi evade perché la sua situazione economica non lascia altra scelta.
giovedì 14 novembre 2013
"Trattato dei vari tipi di evasione fiscale"
- Articolo originale pubblicato su MySolutionPost - Mattia Poletti
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