Le elezioni europee sono alle porte e per il Movimento 5 Stelle sarà la prova del nove: confermeranno/miglioreranno il risultato dello scorso febbraio (ottimo), oppure continueranno con i brutti risultati delle ultime tornate elettorali in giro per l'Italia?
I grillini si presentano con un programma di 7 punti citato anche nell'ultimo V3Day dello scorso dicembre che gira sulle varie pagine del M5S e vicine ad esso:
L'intento è di rivedere la posizione dell'Italia in UE e direi dell'influenza dell'UE sulle vicende italiane. Non starò qui a commentare punto per punto ora (lo farò in un altro articolo, ma chi mi segue avrà già un'idea di cosa pensa il sottoscritto), piuttosto vorrei sottolineare le palesi incoerenze presenti in questo chiamiamolo manifesto (visto che il termine è di moda ultimamente).
Al punto 1 si chiede un "Referedum per la permanenza nell'euro", mentre al punto 4 si propone l'"Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune". Siccome Grillo più volte ha proposto i "due euro, uno per il Nord e uno per il Sud", i due punti sono in contrasto: se si votasse per la permanenza, la politica comune, almeno quella monetaria, sarebbe impossibile.
A mio avviso poi è in contrasto anche con il punto 3: uscendo dall'euro, perchè mai dovrebbero votare per l'adozione degli Eurobond, comprendendo l'Italia? Essi sarebbero infatti quotati in euro, ma se non non siamo nell'euro come si fa? Tra l'altro, avere un debito denominato in euro, seppur in comune, è un grosso problema se adotassimo un euro 2 più debole o un ritorno alla Lira...
Il punto 4,5 e 7 sono in contraddizione con il punto 2, o meglio: abolendo il Fiscal Compact, tutti gli obblighi che verrebbero eliminati dai punti sarebbero già stati eliminati dall'abolizione dello stesso Fiscal Compact (ok, il 3% è fissato prima dai parametri di Maastricht nel 1992 e poi dal Patto di Stabilità e Crescita del 1997, ma non se lo è mai filato nessuno prima della crisi) e come spiegato già prima, non ci può essere un'alleanza mediterranea senza uscire dall'Euro e dal patto.
Il punto 6 poi è in contrasto con il punto 4, visto che se si deve adottare una politica comune con altri Paesi, questi ultimi di sicuro non vorranno finanziare o adottare politiche che vadano a favorire i prodotti locali di uno di loro, danneggiando come conseguenza i propri. Ricordo che Grillo proponeva i dazi facendo l'esempio dell'olio di oliva esportato e importato da Italia e Spagna. Ecco, dovrebbe spiegarmi in che modo vorrebbe adottare una politica comune con i Paesi del Sud, quando la Spagna è una diretta "concorrente" nella produzione di tale bene, se poi vuole tutelare il made in italy mettendo dazi.
Già senza entrare nello specifico dei vari punti, il manifesto del M5S per l'Europa mi pare molto confuso ed incoerente. Ma per chi segue il comico in maniera obiettiva, non è per nulla una sorpresa.
...Mi ricorda molto un altro politico...
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