martedì 31 gennaio 2012

Ricattati dal PDL


‎"Se tocca la prescrizione Monti cade": e il governo cede al diktat del Pdl. Il partito di Berlusconi è pronto a votare nuove tasse e riforme impopolari, ma alza barricate sulla giustizia e su norme contro la corruzione, facendo breccia sul ministro Severino

Il governo Monti può toccare i taxi e le tariffe professionali, può aumentare l’età pensionabile e le tasse sulla casa. Ma non può toccare la prescrizione. Specie quando riguarda certi reati, come la corruzione. Se no va giù, trascinando con sé i suoi provvedimenti “salva Italia”. E’ la linea, neanche troppo occulta, del Pdl di Silvio Berlusconi.
[..]
In Commissione giustizia è in corso da mesi l’esame del disegno di legge anticorruzione, e il 26 gennaio la capogruppo del Pd Donatella Ferranti ha proposto di ”intervenire sui tempi di prescrizione dei reati, in particolare per quelli di corruzione”, come avevano già chiesto il vicepresidente del Csm Michele Vietti (Udc) e il presidente della corte di Cassazione Ernesto Lupo.
In compagnia di istituzioni internazionali come l’Ue e l’Ocse – sottolineava Ferranti – che vedono con preoccupazione il pessimo “rating” dell’Italia nelle classifiche in materia, accompagnato però da un bassissimo numero di condanne definitive per corrotti e corruttori"



Questo è un vero e proprio ricatto alla luce del sole su una materia che assolutamente deve essere riformata. Siamo il penultimo paese in Europa come corruzione, sessantanovesimi al mondo addirittura dopo il Ruanda e condanniamo solamente una minima parte dei corrotti/corruttori.

Se c'è un paese con estremo bisogno di una riforma questo è l'Italia, riforma che però è bloccata dal solito partito del solito signore che in tutti questi anni ha pensato più alla sua pelle che a quella dei cittadini (e i risultati li abbiamo davanti agli occhi tutti).

Per quanto ancora dovrà andare avanti questa storia?


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