giovedì 30 ottobre 2008

Legge 133..Taglio ai fondi universitari

Finalmente ho trovato la famosa legge sulla finanziaria 2008 in cui si parla dell'università (fatta prima del decreto Gelmini, fra l'altro) e dei famosi tagli per cui studenti civili scioperano pacificamente e altri fanno casino (anche se penso che non sappiano neppure il perchè siano lì).
La legge completa si trova qui sul sito della camera (quindi è il documento ufficiale); contiene molte cose interessant idu cui si dovrebbe discutere, però lo si farà da altre parti e in altre circostanze, ora voglio parlare solo di sta benedetta/maledetta università.
Come premessa devo dire che pure io sono un universitario, quindi la cosa mi tocca direttamente, ed avendo un fratello e una sorella gemelli che spero frequenteranno una qualche facoltà, questa cosa mi toccherà anche in un futuro non prossimo ma nemmeno lontano.
Gli articoli che hanno fatto infuriare docenti, studenti e anche genitori sono in particolare gli articoli 16 e 66 della legge:
Art. 16
L'articolo 16 ha fatto discutere per il fatto che le università rischiano di diventare private (privatizzazione delle università): in pratica la legge dice che nel caso in cui un ateneo si trasformasse in una fondazione e ottenesse dei fondi dai privati, lo Stato ridurrebbe i finanziamenti pubblici per quell'ateneo di tanto denaro a quanto ammontano i fondi ottenuti dai privati. Per docenti e studenti, che considerano molto remota la possibilità di ricevere fondi dai privati, la prima conseguenza di questo provvedimento è un aumento delle tasse universitarie, con un conseguente disagio per le famiglie: il rischio è quello di veder diminuire gli studenti non per, come posso dire, mancanza di voglia, ma perchè non ne hanno le possibilità economiche considerando anche il fatto che, oltre alle tasse universitarie c'è da tenere conto della crisi finanziaria ed economica che c'è in questo periodo..insomma, hanno scelto proprio il momento sbagliato per fare questa legge.
Certo è che, se arrivassero i fondi privati per la maggior parte delle università(da chi poi??) la situazione non sarebbe poi così grave sotto questo piano, però la mia domanda è un'altra? Mettiamo caso che la società X dia un tot all'università, il rischio è che parenti e amici del proprietario della società siano leggermente avvantaggiati (o trattati diversamente) rispetto a un normale studente (non che questo non succeda già, però..)..questa è una delle mie paure.
Il pericolo della privatizzazione deriva da questa frase presente nell'articolo:
le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato.
Se lo faranno, avranno delle agevolazioni che sono menzionate nell'articolo stesso. Detto in maniera molto semplicistica, le fondazioni universitarie saranno una sorta di aziende (e guardando in che condizioni sono le nostre aziende, sono molto sospettoso e preoccupato)

Art. 66
L'articolo 66 è quello più discusso: è il famoso articolo che parla del "taglio dei fondi alle università".
In pratica, come dice l'articolo:
In relazione a quanto previsto dal presente comma, l'autorizzazione legislativa di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.


La legge n.537 del 24 dicembre 1993 si trova qui.

Se fate i conti, i tagli progressivi ammonteranno alla fine a 1441.5mln di euro (quasi un miliardo e mezzo), una cifra enorme.
Il motivo di questi tagli sono gli enormi sprechi di denaro fatti dalle università, in particolare 5 (non menzionate nei documenti che ho letto), in cui risulta un buco enorme, cosa che avrebbe portato al licenziamento immediato di chi le ha gestite per tanti anni.
Se ho capito bene il loro ragionamento è questo: ipoteticamente lo stato finanzia con (esempio) 10 una certa università: di questi 10, 2 vengono utilizzati bene, 8 vengono "buttati/bruciati". A questo punto, lo stato finanzia solo con 5, così, male che vada, se ne buttano solo 3 e non 8.
Mettendolo in questo modo, il ragionamento, secondo me, è giustissimo, l'università ha comunque più fondi di quelli che usa e se riuscisse ad utilizzarli tutti avrebbe più risorse di prima.
Quello però che non capisco è: ma sti soldi, dove vanno a finire?? Si bruciano, oppure qualcuno ci guadagna?
Poi, al posto di tagliare i fondi, non era meglio PUNIRE E CAMBIARE quelle persone che gestivano così male i fondi (comq in una vera e propria azienda), e poi, magari, successivamente diminuire i fondi? Io protesterei per questo, prima di tutto, per cambiare queste cose.

Altri motivi (non meno importanti) di protesta sono:
la riduzione al 20% del turn-over del personale -- docente e non -- che renderà ancor più difficile per le migliaia di ricercatori precari essere assunti stabilmente negli atenei. In pratica, ogni cinque dipendenti che se ne vanno in pensione, ne potrà essere assunto uno solo a tempo indeterminato.Il pericolo è che i quattro ricercatori che non possono essere assunti se ne andranno all'estero dove troveranno il posto di lavoro che cercano: una sorta di "fuga dei cervelli", già presente oggi, ma che rischia di aggravarsi.


C'è da dire che, contrariamente a quanti molti sostengono, per ora Gelmini non ha parlato di università, o meglio, la proposta è pronta, però non la presenterà fino a quando non sarà convertito il decreto sulla scuola, come ha già detto in conferenza stampa.
Non ci resta di attendere la sua proposta.

In questa legge però, ci sono alcuni punti interessanti, ad esempio il fatto che i libri potranno essere disponibili e scaricabili su internet:
Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente.
L'articolo è il 15, leggetelo, è molto interessante: io sono pienamente d'accordo, in questo modo potrei (anche se lo pago non mi interessa) scaricare il libro via internet quando e come voglio, stampare poi solo le pagine che mi servono in quel momento.

martedì 28 ottobre 2008

Decreto Gelmini:pro e contro

In questo periodo penso che sia la cosa più discussa, in tutta Italia, in tutte le età: il decreto Gelmini che riformerà la scuola.
Premesso che anche io appoggio la protesta, anche se trovo inutili scioperi, occupazioni perchè in tanti non sanno nemmeno contro cosa protestano, in più portano danni a cose e persone e vari disagi.
Fatta questa premessa, io ho letto il decreto e ho cercato di capirlo; l'originale è qui, tratto direttamente dal sito del governo (onde evitare eventuali modifiche, non si sa mai):
ART. 1
l'articolo 1 parla molto semplicemente della reintroduzione dell'educazione civica, una buonissima cosa, il problema è il punto 2: " All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente"..in pratica, quante scuole riusciranno ad attuare l'art. 1? Io penso poche..
ART.2
L'articolo 2 parla del voto in condotta, un'ottima cosa quindi, pienamente d'accordo, a patto che venga applicato.
ART. 3
L'articolo 3 parla della votazione in decimi: alla fine non cambia molto, alle superiore è già così quindi; è più professionale, però non ne vedo l'utilità per un bambino.
ART. 4
L'articolo 4...ne parlo dopo
ART. 5
L'articolo 5 è quello più utile, urgente e favorevole alle famiglie italiane: si tratta di adottare lo stesso libro di testo (salvo casi urgenti e particolari) per il quinquennio. Avendo un fratello e una sorella gemelli, per me questa è una gran cosa.
ART. 6
L'articolo 6 parla del valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria,
ART. 7
L'articolo 7 parla delle scuole specialistiche in cui viene limitata la possibilità di presentare domanda alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e chirurgia ai soli aspiranti già laureati, anche se non ancora abilitati, purché l'abilitazione venga conseguita entro la data di inizio delle attività didattiche.
ART. 8
L'articolo 8 dice solamente che il decreto entra in vigore il giorno stesso della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Articolo 4...il famoso articolo 4: il maestro unico
Ora...io non ci ho capito niente...prima è unico, poi prevalente...è unico o prevalente?
Poi, in teoria (se ho capito bene) gli altri maestri si occuperanno del doposcuola: scusate, ma, perchè???? non vedo l'utilità, se davvero nessuno perde il posto di lavoro (ne dubito comunque, facciamo finta che), dove sta il risparmio? Poi, doposcuola? Fate a questo punto il tempo pieno, più ore..i maestri utilizzano le ore in più facendo esercizio assieme, studiando assieme, coinvolgendo i bambini (che così imparano di più) e non date più compiti scritti a casa; magari mettiamo dentro 2 ore in più di educazione fisica ( o motoria o come la chiamate nelle varie scuole). Perchè fare cose complicate?? Secondo me, in questo modo, nessuno perde posti, si massimizza l'utilità della scuola, i bambini imparano a studiare, magari anche divertendosi un po', le mamme sono contente perchè non si devono proccupare di lasciare i figli dalle nonne, zie (se le hanno)..

Università..il descreto non dice nulla..aspetto di vedere documenti ufficiale e poi ne parlerò (se ci sono, segnalateli pure!!!!)

Per ulteriori chiarimenti/informazioni: L'abc del decreto Gelmini

Il mio punto di vista è che qualcosa di buono c'è e ho già detto dove...il resto mi lascia perplesso, e non poco.
E voi? siete pro o contro il decreto Gelmini??

sabato 25 ottobre 2008

Conti pubblici e debito Italia

Come sta l'Italia? Una domanda che un po' tutti si fanno, soprattutto in questi ultimi mesi; la risposta è semplice: male.
Secondo i dati, l'Italia è l'unico paese in europa ad avere un debito superiore rispetto al 100% (104%)del proprio PIL, seguito dalla Grecia con il 94,8% e dal Belgio con l'83,9%. Questo lo si può leggere bene sul sito del dipartimento del tesoro: a fine 2007 il debito pubblico ammontava a 1.596.762mln di euro, il PIL ha 1.535.540mln di euro.
La buona notizia è che dovrebbe scendere sotto il 104% dello scorso anno e arrivare fino a 103,2% all'inizio del prossimo..dovrebbe...ad aprile di quest'anno il debito ammontava a 1.661,486miliardi di euro(dati di banca italia), e c'è chi dice, come Grillo, che arriverà a 1.700miliardi (considerando l'andamento e la crisi che c'è ora..è possibilissimo). Io sono preoccupato, non so voi.

Sul fatto dei conti pubblici non andiamo meglio, da Bruxelles infatti comunicano che quest’anno il rapporto deficit/Pil delle finanze pubbliche italiane dovrebbe risalire al 2,3 per cento contro l’1,9 del 2007 (fonte Repubblica)
Se non basta questo, il PIL dovrebbe crescere dello 0,5%, contro l'1,7% degli altri paesi europei..e il 2009 sarà peggio (ma di questo me ne occuperò poi)

venerdì 24 ottobre 2008

Numero parlamentari e costo complessivo

Qualche mese fa riportai dei dati riguardanti lo stipendio dei nostri parlamentari rapportati a quelli Europei. Fosse solo quello il problema (già grave): in Italia c'è il numero più alto di parlamentari di tutta Europa, eccezion fatta per la Gran Bretagna, di cui però bisognerebbe fare un discorso a parte (e considerando il fatto che vi sono rappresentati tutti i paesi: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord ).
Analizzando i paesi europei, il risultato è questo (Fonte: Libero 5 ottobre 2007):

Polonia numero 560 stipendio 7.369,70 euro

Ungheria numero 386 stipendio 9.132

Lettonia numero 100 stipendio 12.900

Spagna numero 606 stipendio 35.051,90

Portogallo numero 230 stipendio 41.387,64

Svezia numero 349 stipendio 57.000

Finlandia numero 200 stipendio 59.640

Francia numero 923 stipendio 62.779,44

Grecia numero 300 stipendio 68.575

Danimarca numero 179 stipendio 69.264

Belgio numero 221 stipendio 72.017,52

Gran Bretagna numero 1.348 stipendio 81.600

Irlanda numero 126 stipendio 82.065,96

Germania numero 682 stipendio 84.108

Olanda numero 225 stipendio 86.125

Austria numero 386 stipendio 106.583,40

Italia numero 945 stipendio 144.084,36



Con la finanziaria 2008 crescono ancora le spese
del Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, del Governo.


spese Camera, (2007) 1.945.560.992 (2008) 1.998.914.863 +53.353.871
Senato, Quirinale

Csm, Corte Costitu. (2007) 509.905.933 (2008) 546.395.000 +36.489.067
Cnel, ecc.

Presidenza (2007) 655.444.327 (2008) 687.304.000 +31.859.673
del Consiglio

TOTALE (2007) 3.110.911.252 euro (2008) 3.232.613.863 euro +121.702.611 euro

(fine articolo di Libero, 5 ottobre 2007)



Prendendo la GB, se moltiplichiamo il numero per lo stipendio, scopriamo che il totale è più basso rispetto al nostro paese (109.996.800 contro 136.159.720,2)
Dati più completi per quanto riguarda Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna si posso trovare sul sito del senato.
Considerando che adesso il numero è cresciuto a 965, i conti si alzerebbero ancora di più.
Una notizia buona c'è: Fini ha affermato che "965 parlamentari sono troppi" e ancora ''abbiamo iniettato forti elementi di federalismo, non e' piu' possibile eludere la questione, ne' rinviarla sine die''.
Quanto al nuovo ipotetico Parlamento, ''e' mia opinione che valga la pena di are una Camera politica e una Camera delle Autonomie''. (fonte Asca)

Cosa dire, speriamo che, piuttosto che tagliare i fondi alla scuola, taglino i costi della politica e i loro stipendi

sabato 18 ottobre 2008

Fari macchina accesi di giorno

Una cosa che mi sto chiedendo da un po' di tempo a questa parte è perchè si devono tenere accese le luci, i fari, della macchina anche di giorno.
Sono d'accordissimo sul fatto di tenerle accese nel caso di pericolo, come pioggia, neve o nebbia (mettiamo anche in caso di cielo molto coperto), ma...perchè devo tenerle accese anche con 40 gradi e un sole che spacca i sassi?
I sostenitori di questa legge, che, fra l'altro, entrerà in vigore in tutta l'Unione Europea nel 2011 se non sbaglio, difendono la legge dicendo che le luci servono per vedere megli le auto, quando si passa sotto ponti, gallerie (che fra l'altro c'era già una legge che imponeva di accendere le luci in galleria), parcheggi sotterranei oppure in strade con molti alberi.
Io rispondo che, beh, non so chi sotiene questa legge, ma io di giorno vedo benissimo le auto e il buon senso mi dice che quando sono in un parcheggio sotterraneo le luci le tenga accese; in più, gli incidenti non sono diminuiti.
Come tutti sanno però, e questo è il punto che mi ha fatto riflettere, tenere le luci accese comporta un consumo più elevato di carburante, anche se non molto elevato. Precisamente, i fari accesi comportano un consumo di carburante tra l'1 e il 2% come comunicato dalla Federconsumatori.
Sempre la Federconsumatori ha fatto alcuni calcoli, che si posso trovare qui: in sintesi, "2,1 miliardi di euro l'anno (6,3 miliardi dall'entrata in vigore),ossia 60 euro l'anno per ogni automobilista che percorre 20.000 Km l'anno, senza contare ulteriori 10 euro di usura alle parti elettriche (fari,lampadine,luci,batteria,ecc.), Adusbef e Federconsumatori, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio ed ai ministri interessati (Infrastrutture, Trasporti,Ambiente), chiedendo la loro urgente abrogazione."
Oltre a questo, c'è da tenere conto dei danni ambientali, infatti "
l'aumento delle emissioni di CO2 che ne consegue è di 2,9 milioni di tonnellate". (fra parentesi, moltiplichiamo il tutto per tutte le auto che girano in UE, il numero sarà spaventoso)
Quello che non capisco quindi, è il senso di questa cosa: il clima qui non è come in Finlandia e in Svezia, perchè, perchè allora dobbiamo andare in giro con le luci accese di giorno???? una ipotesi ce l'ho: tutti quei soldi in più che si vengono a creare con questa legge...a chi vanno? Non c'è bisogno (spero) che ve lo dica io.
Altra cosa: le menti geniali che hanno formulato questa legge (in Italia è stato il "ginecologo" Lunardi), pensano che siamo tutti scemi???
(Fra l'altro...in Belgio, di giorno, le auto vanno a fari spenti..quando l'ho chiesto a una mia amica del Belgio, la sua risposta è stata: are you crazy in Italy???)


Aggiornamento del 23/10/2008

Siccome alcuno non credono che tenendo le luci accese il consumo di carburate salga, vorrei segnalare questi link, in cui viene spiegata la faccenda, e altri che affermano il maggior consumo (tra cui il codacons):
http://www.carta.org/campagne/decrescita/esperienz- e/9611
http://www.chirio.com/luci_auto.htm
http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=7327
http://www.autoblog.it/post/4499/i-consumatori-contro-i-fari-accesi-di-giorno

martedì 14 ottobre 2008

Il Digitale terrestre è il futuro!!

Proprio un attimo fa su uno dei tg della rai (il tg2 mi pare) hanno dato la notizia che tutti i canali saranno trasmessi sul digitale terrestre, e la prima regione ad adottare questa "novità" è la Sardegna. Quello che mi ha colpito è che è stato definito il digitale terrestre come "la tv del futuro" e come "la tecnologia più avanzata d'Europa" (non sono citazioni letterali, ma il senso era questo)....TV DEL FUTURO???? IN EUROPA????
Il Digitale Terrestre non è la tv del futuro, ma una tecnologia vecchia, morta e ce la rifilano a noi!!!!
Ormai su internet vi sono numerosissimi articoli e siti, a prova di ciò che dico, in cui si afferma che il Digitale è un completo fallimento: sono stati venduti solo 3mln di Digitali, un fallimento totale (come affermato sul Corriere della Sera il 1 dicembre 2005).
Ora il dato è di circa 8,5mln di unità, anche se, più della metà è stato venduto in quanto i televisori ne sono già dotati di loro...quindi, ci obbligano a comprarlo anche senza volerlo.
Un fallimento che trova conferma nei dati comunicati dalla SAT Expo.
Naturalmente, anche il buon Beppe Grillo aveva lanciato la sua campagna contro il DTT: un accurato resoconto si può leggere sul suo blog a questo indirizzo dal titolo: il digitale terrestre è uno zombie: http://www.beppegrillo.it/2005/12/post_3/index.html
Detto ciò, su un telegiornale nazionale su di una rete (la rai) a pagamento (canone), ci venite a dire che questo è il futuro?!?!?!?!?!?!?

Aggiornamento: mi è stato segnalato come in Sardegna han oscurato tutti i canali! sono la prima regione in europa a sperimentare il digitale! in più, come se non bastasse, in alcune zone è ormai impossibile rilassarsi davanti alla tv, soprattutto nelle zone centrali, poichè non arriva il segnale e dove arriva è disturbato! per non parlare dei digitali comprati con il contributo statale, in quanto si bloccano, perdono il segnale,devono essere puntualmente riprogrammati. (ringrazio della segnalazione Sardignaruja)

domenica 12 ottobre 2008

Petrolio/acqua e la macchina del futuro

Il barile di petrolio è l'unità di misura più famosa al mondo, più conosciuta; ogni sera infatti al telegiornale sentiamo dire che il przzo del petrolio è salito/sceso a tot dollari al barile e il suo peso sull'economia mondiale è elevatissimo. Ma....ehm...domanda: in questo famoso barile, quanto petrolio c'è? Nessuno in televisione lo ha mai detto, la gente non lo sa di preciso.
Bene, in un barile ci sono circa 159 litri di petrolio, quindi se il suo prezzo è di circa 100dollari al barile, che corrispondono a circa 74 euro, 1 litro costa 0,46 euro. Ora, ieri sono andato al supermercato, ho comperato una bottiglia di acqua da 1.5l e ho speso 0,50euro, quindi, 1 litro di petrolio costa meno di un litro di acqua minerale!!!! cacchio, la differenza è che produrre acqua minerale non comporta grossi rischi, in più le modalità di prelievo sono molto differenti!! Dietro al petrolio ci sono enormi rischi come petroliere che si rompono, operai che muoiono, trasporti, danni ambientali etc etc etc...mi posso spiegare allora il perchè costa meno dell'acqua(adesso non molto meno, ma prima, quando l'acqua costava 1500 lire e un barile 20mila lire(quindi circa 10 euro, quindi 0,16euro al liro)???
In teoria ,con tutto quello che c'è dietro al petrolio e alla successiva lavorazione, dovrebbe costare molto di più, e di conseguenza anche la benzina...non 1,5 euro ma come minimo 5 euro al litro, giusto?
Se costasse così però ovviamente le famiglie andrebbero in crisi, infatti una macchina in media con un litro fa 13-15km (la mia moto ne fa 23)..il costo sarebbe insostenibile. Domanda:fare macchine che consumano meno no???


LA MACCHINA DEL FUTURO


Adesso tutti mi direte: eh sì, se fosse possibile le avrebbero già fatte. Magari la macchina del futuro, visto che l'idrogeno non è ancora affidabile ed è pieno di problemi , sarà proprio una macchina che consumerà molto molto meno di quelle di oggi.
Volete vedere la macchina del futuro? eccola:


La macchina del futuro si chiama Renault Vesta II, i consumi sono di 50km con un litro, velocità massima 130km/h, anno di produzione 1987. Sapete dove si trova la macchina del futuro? IN UN MUSEO!!!! CA...CCHIO(non posso dire parole ma qui ci stava)!!!!! precisamente al museo dell'automobile a Parigi!!!
Con questa auto, la benzina potrebbe costare come dovrebbe considerati i costi di estrazione del petrolio, lavorazione etc, riducendo l'inquinamento, le estrazioni e come conseguenza anche una riduzione del prezzo, il che tutto a vantaggio di noi consumatori.
Andrebbe bene anche una vettura che ti fa 40km con un litro, con una velocità massima di 150km/h (perchè se no il motore sarebbe sempre al limite), e allora io mi chiedo..perchè non si fa??? Si eviterebbero pure incidenti, perchè non ci sarebbero più auto da 200km/h..o è per questo che non la Vesta II non ha avuto successo???

lunedì 6 ottobre 2008

Sussidi quotidiani e giornali

Un po' di tempo fa un comico aveva denunciato il fatto che il governo italiano finanziava la maggior parte dei giornali nazionali, evidenziando come i nostri soldi venivano, oserei dire, buttati via: il comico era Beppe Grillo. La prima domanda che mi ero fatto mentre vedevo quel filmato è stata: ma, perchè lo stato deve finanziare dei giornali con barcate di soldi, se poi quegli stessi giornali non sono gratuiti?
Mi spiego meglio: lo stato preleva attraverso le tasse soldi dai cittadini (quindi nostri) e con quegli stessi soldi finanzia i giornali, segue che se non compro il giornale io comunque l'ho pagato, e se lo compro, lo devo pagare, però lo avevo già pagato, quindi lo pago due volte!!!
Qui la lista dei giornali:

(Gli stanziamenti si riferiscono all'anno 2005, appena riuscirò ad avere dei dati più aggiornati, verranno pubblicati all'istante).
Quelli non sono tutti i giornali che ricevono sovvenzioni (la lista non finirebbe più se no)..sono i più importanti e i più conosciuti in Italia.

Quello che mi chiedo io è il perchè lo stato sovvenzi i giornali: se un giornale vende è perchè piace alla gente e grazie ai soldi ricavati dalle vendite e dalla pubblicità all'interno del giornale si mantiene..perchè devo dare altri soldi?
Se un giornale non vende molto, ci saranno dei motivi, no? E allora perchè sovvenzionarlo? Se è in crisi dovrebbe fare come una normale società: o chiude, oppure si fonde con un'altra. Perchè non si può fare così?

NON SOLO IN ITALIA..PURE ALL'ESTERO!!


Come se non bastasse, non sono solo i giornali italiani a ricevere aiuti da parte dal governo, ma pure quelli venduti all'estero!!!!
Il caso che mi ha colpito di più (quando ho scoperto questa cose le mie parole sono state: "MA qui stiamo andando fuori..si sta impazzendo..") è quello del Corriere Canadese. Questo giornale ha ricevuto la bellezza di 2.582.284,50 euro!!!(dato preso da "Ilgiornale") che cosa me ne frega a me (per non dire altro) regalare soldi a un giornale venduto in Canada??? E ce ne sono moltissimi altri: tanto per citarne alcuni, America Oggi (2.508.986,22 euro), Insieme (39.692,20 euro, sempre in Canada),la Voce d’Italia (217.149,46 euro, in Venezuela), la Fiamma (143mila euro, in Australia), Fanfulla (50.000 euro, in Brasile).
Altra cosa che mi ha colpito: secondo i dati, Il Corriere Canadese ha la bellezza di 100.000 lettori giornaliere (fonte), quindi 36.500.000 copie annue (anche se ci sono altri dati che affermano 11.500.000 circa); in ogni caso, perchè si deve finanziare un giornale che vende così tante copie? E poi, perchè si deve finanziare una società, la "Multimedia nova corporation", in quanto proprietaria del Corriere Canadese?
Detto questo, ci sono altre anomalie: "Fanfulla" vende 1.5milioni di copie, molte meno rispetto al Corriere, e perchè prende solo 50.000 euro? E perchè il Corriere prende così tanti soldi, se facendo la proporzione esce che se Fanfulla prende 50.000 euro per 1.5milioni di copie, il Corriere dovrebbe prenderne "solo" 1.216.666 euro (oppure meno di 500.000 secondo l'altro dato)?
Una cosa è certa, i soldi dato ai giornali sono moltissimi, circa un miliardo di euro (e continua a salire)...perchè, uno stato che non naviga in buone acque come adesso l'Italia, continua a stanziare così tanti soldi?

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