sabato 31 luglio 2010

Perchè devo pagare 300 euro all'anno per sapere le nuove leggi che entrano in vigore?

Segnalatomi indirettamente da un amico su Facebook (per alcune cose riconosco che è utile), ho scoperto che per conoscere le leggi che quotidianamente vengono emesse bisogna essere abbonati al sito della Gazzetta Ufficiale, pagando una somma di 300 euro per l'abbonamento completo, valido un anno, oppure una somma che varia in base al tipo di leggi che si vuole vedere. Per un sommario completo visitate la pagina riportata sul sito della Gazzetta Ufficiale.


Sinceramente credo che, considerando i costi molto bassi per un'edizione telematica, sia un prezzo abbastanza eccessivo. Alcuni chiedono che sia gratuito: su questo si potrebbe discutere, anche se visti i prezzi della politica, si potrebbero tagliare spese anche per garantire questo tipo di informazione gratuitamente. E' vero anche però che bisogna remunerare il lavoro di chi trascrive le varie leggi e recuperare i costi di gestione del sito in questione, e in periodo di crisi è più difficile tagliare dei ricavi.

Una soluzione potrebbe essere quella di pubblicare i punti fondamentali delle varie leggi gratuitamente, e far pagare tramite abbonamento gli articoli completi di tutti i punti delle leggi stesse. In questo modo i cittadini verrebbero a conoscenza dell'argomento della legge, poi per chi vuole approfondire (per curiosità o spesse volte per necessità), si fa pagare un abbonamento. Questa via di mezzo credo che sia la più corretta, ad ora.

venerdì 30 luglio 2010

Tutto su Berlusconi e l'affare Mondadori: documentario su Current Tv

Ho visto questo documentario molto interessante circa una settimana fa su Current Tv, che spiega tutta la vicenda Mondadori-L'Espresso in cui è coinvolto anche Berlusconi realizzato da giornalisti francesi. Guardatelo perchè è molto interessante, soprattutto per alcune dichiarazioni al limite del ridicolo (non anticipo nulla..capirete da soli). Ecco le parti prese da Youtube


















Al posto di trasmissioni spazzatura, dovrebbero trasmettere documentari come questo, così la gente capirebbe meglio in che situazione siamo.


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sabato 24 luglio 2010

Nonostante un debito pubblico alto, i servizi pubblici sono scadenti

Perchè nonostante un debito pubblico altissimo, i servizi pubblici sono così scadenti? Questa potrebbe essere una domanda che i giornalisti potrebbero fare ai politici, sia di destra che di sinistra, giustificandola dicendo che sono i loro datori di lavoro (come direbbe Grillo), ovvero noi cittadini, che continuano a denunciare questo fatto.

Gli italiani sono tra i meno soddisfatti in Europa dei servizi pubblici locali offerti nelle proprie città, dai trasporti alla pulizia alla qualità e quantità degli spazi verdi. Ancora una volta si conferma il divario tra il Nord e il Sud del Paese: Napoli e Palermo si collocano costantemente oltre la settantesima posizione nella graduatoria delle città europee, ordinate secondo livelli decrescenti di soddisfazione, ma anche i cittadini di Roma sono tra i meno soddisfatti.


Lasciando da parte il divario Nord-Sud per una volta (oramai spero che si sia capito), vorrei solamente agganciare questa verità al problema che ho denunciato qualche giorno fa del debito pubblico e del suo rapporto con il PIL qui in Italia.
Il punto è questo: si sono spesi tantissimi soldi nel pubblico, senza che però vi siano riscontri oggettivi di qualità, come ad esempio accade nei paesi del nord Europa come Svezia e Danimarca.
Come sempre, si pensa solamente ad arricchirsi, a fregare l'altro e a curare i propri interessi...siamo il paese del magna manga e scappa, tanto la gente disinformata poi ti vota lo stesso. Bene, alla fine però bisogna ripagare il conto, e i risultati di tutto ciò stanno pian piano arrivando.

mercoledì 21 luglio 2010

Il PIL italiano è drogato dalla spesa pubblica (e dal debito pubblico)?



In questi giorni sto parlando molto di economia, confrontando vari dati trovati sulla rete (da fonti autorevoli ovviamente). Quest'oggi voglio parlare di una particolarità, che si può riscontrare in quasi tutti i paesi, mai n particolare nel nostro.
Per curiosità sono andato a confrontare i dati di crescita del PIL e del debito pubblico. Questo è il dato sulla crescita del prodotto (fonte):




















Non stupitevi dell'incremento avuto durante le due guerre, è normale: il primo motivo lo scoprirete presto, il secondo è ovvio: aumenta la produzione, e quindi anche il PIL cresce.


Andando a vedere poi il dato sull'evoluzione del debito pubblico, si scopre che (stessa fonte di prima, Banca di Italia)


















Curioso vero? Andando a vedere i dati (grafici) si scopre che il PIL italiano è cresciuto al crescere del debito pubblico, e decresce quando anche il debito diminuisce.
Tralasciando i dati pre seconda guerra mondiale, vorrei concentrarmi sugli anni del boom economico italiano (dal 1960 in avanti).
Confrontando questi dati si capisce che una delle cause (molto forte fra l'altro) del nostro boom è lo spaventoso indebitamento avuto nel nostro paese, che ha come conseguenza un aumento del PIL (come direbbero i Keynesiani). Questo non deve stupire, infatti, se andiamo a rivedere la formula per il calcolo del PIL (Y) abbiamo:

Y=C+I+G+NX

dove:
  • Consumo (C)= beni e servizi acquistati dagli individui e si suddivide in beni durevoli, non durevoli e servizi
  • Invesitmenti (I)= beni acquistati per uso futuro e sono suddivisi in invesitmenti fissi delle imprese, investimenti residenziali e investimenti in scorte
  • Spesa pubblica (G)= beni e servizi acquistati dalle amministrazioni centrali o periferiche
  • Esportazioni nette (NX)= differenza fra i beni esportati all'estero e i bene importati dall'estero
Aumentando la spesa pubblica (debito), si stimola l'economia (G aumenta) e di conseguenza il PIL cresce (Y aumenta).
Il problema è che la spesa pubblica deve avere un aumento che porti ad un risultato positivo (che aumenti le esportazioni, solleciti i consumi e gli investimenti, riduca le tasse in un secondo momento e abbassi il debito), cosa che in Italia non è avvenuta, per una serie di motivi: sprechi (vedi Striscia la Notizia "E io pago" ad esempio, oppure i servizi di Mingo e Fabio), soldi spesi male in strutture ed investimenti non efficienti, eccessive remunerazioni pensionistiche, troppe assunzioni etc etc.
Questo ha portato nel tempo un aumento delle tasse e in vari periodi (anni '80 soprattutto) inflazione elevatissima. Tanto per fare un esempio (fonte):


















Come potete vedere la pressione fiscale è aumentata all'aumentare della spesa e del debito. Un aumento però delle tasse comporta ad una riduzione dei consumi e quindi del PIL.

In conclusione, il PIL italiano è drogato dal debito pubblico? In parte lo è stato, anche se metterei drogato fra virgolette, in quanto se è vero che gran parte della spesa pubblica è stata buona solo nel breve periodo, ma disastrosa nel lungo (e oggi ce ne accorgiamo), questo rappresenta una eccezione di mal gestione: gli altri paesi hanno sì beneficiato dell'aumento del debito, ma investendo bene i soldi e riuscendo a contenere il proprio debito (lasciando da parte questi ultimi due anni che sono fuori contesto) e la propria spesa, infatti hanno una pressione fiscale in media minore alla nostra.





lunedì 19 luglio 2010

In memoria di Paolo Borsellino





Di: Fiammetta Carmona


LA VERITA' FA' MALE.



LA NOSTRA MENTE A VOLTE FUNZIONA COME L'OTTURATORE DI UNA MACCHINA FOTOGRAFICA: REGISTRA IN MANIERA PRECISA ED INEQUIVOCABILE UN'IMMAGINE E LA FISSA PER SEMPRE SULLA PELLICOLA DELLA NOSTRA MEMORIA.

CI SONO AVVENIMENTI CHE CI FANNO DIVIDERE LA NOSTRA VITA IN UN PRE E IN UN POST.
IO RICORDO BENE QUEL GIGANTESCO FUNGO NERO CHE SI ALZO' SU IN CIELO DOPO IL BOATO TREMENDO E LA MIA TRANQUILLA E ASSOLATA DOMENICA POMERIGGIO DIVENNE LA TRAGICA DOMENICA DI TUTTI GLI ITALIANI. ERA IL 19 LUGLIO 1992.
NOI PALERMITANI ANCOR PIU' DEGLI ITALIANI TUTTI ABBIAMO UN PRE PAOLO BORSELLINO…E UN POST PAOLO BORSELLINO. E I NOSTRI PRE E I NOSTRI POST NEGLI ANNI SI SONO MOLTIPLICATI….

PRE GAETANO COSTA..POST GAETANO COSTA. PRE E POST ROCCO CHINNICI. PRE E POST NINNI CASSARA'. PRE E POST GIOVANNI FALCONE.

SONO TANTI, SONO DAVVERO TROPPI MA COME NON RICORDARE ANCHE LIBERO GRASSI DIVENUTO IL SIMBOLO DELLA "RESISTENZA".

E COMUNQUE TUTTI DOLOROSAMENTE VIVI NEI NOSTRI RICORDI.

TUTTI EROI CHE HANNO LASCIATO IN CITTA' UNA TARGA CON UN NOME E UNA DATA.
MA IL POST PAOLO BORSELLINO E' STATO QUELLO DELLA SVOLTA.

GIOACCHINO CAPONNETTO, CHE AVEVA COSTITUITO IL POOL ANTIMAFIA E AMATO PAOLO COME UN FIGLIO, A CALDO DISSE: "E' FINITO TUTTO".

ERA IL SEGNALE DELLO SCORAMENTO GENERALE. MA L'ANGOSCIA PER UN NERO FUTURO DURO' LO SPAZIO DI UN SECONDO.

LA REAZIONE DELLA CITTA' NON SI FECE ATTENDERE E ANCHE A DISTANZA DI ANNI, NONOSTANTE CERTI SEGNALI CI FACCIANO PENSARE CHE NULLA E' CAMBIATO, IN REALTA' MOLTO E' CAMBIATO.

E' CAMBIATA LA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA DELLE COSE.

I BAMBINI DEL 1992 SONO OGGI GIOVANI CHE LOTTANO PER UN FUTURO FATTO DI LEGALITA' E PICCOLI SUCCESSI.

ABBIAMO IMPARATO ATTRAVERSO IL SACRIFICIO DI ALCUNI CHE NOI SIAMO IN TANTI…MOLTI PIU' DI LORO…"I CATTIVI".

CHE SE NON PERDIAMO DI VISTA I NOSTRI OBIETTIVI, I NOSTRI SOGNI..QUESTI CI PORTERANNO LONTANO DALLA CORRUZIONE E DAL MALAFFARE.

E SE VI PUO' SEMBRARE BANALE, VENITE, FATEVI UN GIRO IN SICILIA, TROVERETE TANTI SPUNTI PER SCRIVERE UNA BELLA STORIA.

QUELLO CHE AHIME' NON E' CAMBIATA E' LA CLASSE POLITICA, I NOSTRI AMMINISTRATORI CHE PUR CAMBIANDO COLORE, APPARTENENZE VARIE, MANTENGONO SALDE LE REDINI DI QUESTA NOSTRA BELLISSIMA TERRA,

DILANIATA DAI LORO VILI INTERESSI PIU' ANCORA CHE DA QUELLI MAFIOSI. E IN COMMISTIONE CON ESSI GESTISCONO LE NOSTRE VITE , I NOSTRI PATRIMONI, LA NOSTRA DIGNITA'.
E' CONTRO QUESTO MECCANISMO CHE OGNI GIORNO CI CONFRONTIAMO. E' CONTRO I NOSTRI STESSI "PADRONI" CHE DOBBIAMO LOTTARE PER TROVARE UN LAVORO SENZA
RACCOMANDAZIONE, PER APRIRE UN' ATTIVITA' COMMERCIALE SENZA DOVER PAGARE IL PIZZO, PER COSTRUIRE I NOSTRI PALAZZI SENZA AGGIRARE ANCHE LE PIU' ELEMENTARI REGOLE DELL'EDILIZIA,

PER VINCERE UN APPALTO SOLO PERCHE' ERA GIUSTO VINCERLO,

ANCHE UN PICCOLO ARTIGIANO CHE SFIDA LA MAFIA NON PAGANDO IL PIZZO STA' OPPONENDOSI CON FORZA AL POTERE, MAFIOSO E NON.

PER QUESTO E' IMPORTANTE NON LASCIARLO SOLO, FARGLI SENTIRE IL NOSTRO ABBRACCIO. PER NON FARLO DIVENTARE UN ALTRO LIBERO GRASSI.

IL SUO LAVORO, IL NOSTRO LAVORO ONESTO, DARA' UN SENSO ALLA MORTE DI PAOLO BORSELLINO E DI TUTTI GLI ALTRI.

LA VERITA' SULL'ATTENTATO DEL 19 LUGLIO 1992 E' ANCORA LONTANA, LE ULTIME NOTIZIE CIRCA I REALI INTERESSI DI CHI VOLEVA MORTO BORSELLINO SONO A QUANTO PARE MOLTO DIVERSI DA QUELLI AD OGGI CONOSCIUTI.

DOBBIAMO IN OGNI CASO SMETTERLA DI IMMAGINARCI I MAFIOSI ANCORA CON I PIEDI SPORCHI DI TERRA…..OGGI VESTONO SICURAMENTE MEGLIO, HANNO DELLE POSIZIONI DIVERSE ALL'INTERNO DELLA NOSTRA SOCIETA'

E RICOPRONO PROBABILMENTE CARICHE ANCHE IMPORTANTI DEGLI APPARATI DELLO STATO.
LA FAMOSA AGENDA ROSSA DALLA QUALE PAOLO BORSELLINO NON SI SEPARAVA MAI, SPARITA DA VIA D'AMELIO, CI DAREBBE OGGI MOLTE SPIEGAZIONI; PIU' LOGICHE DI QUELLE CHE ABBIAMO AVUTO FINO AD ORA…MA MOLTO PIU' TREMENDE E PER QUESTO DIFFICILI DA ACCETTARE.

LA VERITA' PUO' FARE MALE. MA E' NECESSARIA ; E PROPRIO IN MEMORIA DI BORSELLINO, FALCONE E TUTTI GLI ALTRI, LA SUA RICERCA VA PERSEGUITA CON RIGORE.
SE FOSSE ANCORA VIVO CAPONNETTO OGGI DIREBBE: NON E' FINITO TUTTO, ANDIAMO AVANTI COME AVREBBE FATTO PAOLO.


Valore del PIL in Italia suddiviso per regioni




Ieri ho parlato del perchè gli immigrati, nonostante la Lega Nord e tutto, vivano meglio nelle regioni del nord Italia (in particolare ho preso come esempio il Veneto). Il motivo è che in quelle regioni si produce molta più ricchezza rispetto a tutte le altre regioni d'Italia. Oggi voglio dimostrare la mia (e non solo mia) tesi con dei dati, citando questo articolo apparso sul sito Greenreport.it. Il post riporta il valore del PIL suddividendo i paesi europei in regioni (come è in Italia); prendendo in esame le regioni italiane abbiamo che:


La regione con il maggiore Pil pro capite in Italia (media nazionale 24.281 euro) è il Sud Tirolo/Alto Adige con 31.665 euro all’anno, segue la Lombardia con 31.618, poi l’Emilia Romagna con 29. 670, il Lazio a 29.645, il Veneto a 28.643, La Val d’Aosta a 28.537 e il Trentino a 28.426. La classifica delle regioni italiane rimane praticamente immutata anche se si valuta lo standard di potere di acquisto (Spa), una “moneta” artificiale adottata dall’Ue per stilare la classifica del Pil reale che mostra lo scarto tra i livelli dei prezzi nazionali e compara gli indicatori economici tra i diversi Paesi.

Il gradino più basso del Pil tocca alla Campania con 15.494 (66,9% indice spa), preceduta dalla Sicilia con 15.617 euro (67,4), dalla Calabria con 15.641 euro (67,5), dalla Puglia a 15.781 euro (68,1) e dalla Basilicata che arriva a 17. 213 euro di Pil procapite annuo (74,3). Sotto la media del Pil europeo si trovano anche Molise (77,7), Sardegna (80,1), Abruzzo (85,1) e Umbria (98,5).

Come volevasi dimostrare.

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sabato 17 luglio 2010

Gli immigrati stanno meglio nel Veneto leghista





Il Veneto, terra di leghisti in cui gli immigrati vengono discriminati, insultati e cacciati a pedate nel sedere...questo è quello che il 99% degli italiani e non crede, non è forse vero? E invece no.

Sembra strano (per i non economisti, sociologi, psichiatri, simil politicanti etc etc), ma gli stranieri (immigrati non mi piace molto come termine) si integrano molto meglio (e stanno molto meglio) nel nord, inteso da Emilia in su, dove i leghisti vivono, che in tutto il resto dell'Italia.


Attenzione: non lo dico io, ma il CNEL, ovvero il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro nel suo ultimo rapporto del 13 luglio 2010 intitolato "INDICI DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA: Il potenziale di integrazione nei territori italiani, Analisi dell’occupazione e della criminalità per collettività" (molto interessante, sono 194 pagine in pdf che vi consiglio di leggere). Come andrete a leggere, i nostri connazionali stranieri vivono meglio al Nord, in particolare Emilia, Friuli, Lombardia e Veneto. Delle regioni non del Nord si salva solo il Lazio (che però ospita la capitale, fattore non da trascurare per le ragioni che illustrerò dopo).


Questo per far capire alla gente che i luoghi comuni sono oramai quasi irrilevanti, sia ai fini politici, sia a quelli economici, e che bisognerebbe prendere in mano documenti ufficiali prima di esprimere un parere. Ora, con questo non voglio dire che non ci sia una "discriminazione" da parte di una minoranza molto contenuta della popolazione perchè direi il falso, ma dico invece che questo ha un peso tendente allo zero, e più passa il tempo e più tenderà ad esso.

La notizia non è nuova però: già Repubblica nel 2007 ne aveva parlato in un articolo di Ilvo Diamanti, il più grande sociologo in Italia, dal titolo "SORPRESA, NEL NORDEST L'IMMIGRATO VIVE MEGLIO", talmente meglio che l'Italia è l'unico paese in cui, a differenza di tutti gli altri paesi OCSE, l'immigrazione al posto di calare è aumentata.

Premesso che non sono un sociologo e che sto ancora studiando economia, non credo però che ci voglia una laurea per capire che, dove si produce più ricchezza, la gente sta meglio. L'economia è una parte fondamentale della società, se non la base stessa, e lo è sempre stata in misura maggiore o minore.
Prima ho detto del Lazio e di Roma, che sono le uniche eccezioni, ora potete dedurre voi stessi il perchè.
E' interessante il fatto che la Puglia, terra di libertà, rispetto e senza pregiudizi, sotto la guida di Vendola, sia fra gli ultimi posti (penultima in generale).

A fronte di questo, voglio dire a tutti quelli che si sono stupiti di questi dati, che, secondo me, la butto lì, un albanese vive meglio a Bergamo che in Albania, un Mozambicano a Trieste che in un qualsiasi altro stato dell'Africa e un Congolese a Udine rispetto che in Congo.....



venerdì 9 luglio 2010

Andamento rapporto debito/pil in base ai Presidenti del Consiglio

Il sito www.stat-project.com ha realizzato due grafici in cui mette a confronto l'andamento del rapporto debito pubblico/PIL negli anni e con i vari presidenti del Consiglio al governo, dal 1980 al 200. Ecco i due grafici:




Come possiamo vedere il boom c'è stato a partire dagli anni 80: dall'avvento di Cossiga in poi, il debito pubblico è salito tantissimo, arrivando quasi ad una verticale dal governo Andreotti in poi fino a Berlusconi: da lì è iniziata la fase di discesa fino al 2000.


Non è giusto dare la colpa solo ai politici di questo incremento, in quanto il mondo dagli anni 90 in poi è stato rivoluzionato dalla caduta del muro e dell'avvento della globalizzazione (l'apertura ai cinesi dal mio punto di vista è stata una causa dell'incremento del debito), però grandi responsabilità sono anche loro: vedi, ad esempio, la questione pensioni e i voti comprati grazie a politiche sociali insostenibili nel medio-lungo periodo volte ad aumentare in consenso elettorale (tanto, la gente guarda solo al presente, mica alle conseguenze che le decisioni per migliorare il presente hanno in futuro).

mercoledì 7 luglio 2010

La discriminazione delle belle


Con questo articolo spezzo una lancia a favore di Berlusconi e delle sue "veline" come vengono chiamate, in quanto trovo sbagliato giudicare una persona solamente dall'aspetto fisico, senza valutarne le reali capacità.

L'ultimo caso è quello della "Dama Bianca" di Berlusconi, ovvero Federica Gagliardi, passata per "amica" di Berlusconi che lo ha accompagnato al G20, che però si scopre che parla tre lingue e che ha fatto tutta o quasi la gavetta. Certo, il suo aspetto può anche averla aiutata, ma se una si dimostra competente e all'altezza, perchè "discriminarla"?



Certo, la sua carriera è curiosa:
candidata con l’Idv, collaborazioni con un assessore di Veltroni, con An, infine il comitato Polverini
E' passata da sinistra a destra, dall'opposizione più feroce contro Berlusconi a sua alleata più stretta, però..la gente cambia idea, e lei non è sicuramente la prima che ha fatto un percorso simile.

Con questo articolo non voglio dire che tutte le belle siano meritevoli, però prima di fare polemica bisognerebbe vedere bene le credenziali e i meriti/demeriti delle persone, brutte o belle che siano, e poi giudicarle.



martedì 6 luglio 2010

Berlusconi: Non ci metterà le mani in tasca, ma di sicuro ci mette qualcos'altro su per il fondoschiena

Berlusconi aveva annunciato che la manovra non metterà le mani in tasca agli italiani, ovvero ci sarà un aumento delle tasse, nonostante la crisi e la manovra finanziaria piena di tagli.

Mentre lo diceva, si sapeva già che gli stipendi degli statali rimarranno bloccati per qualche anno (vedremo poi quanti): se da un lato è vero che non mette le mani in tasca agli italiani, dall'altro c'è un dato che in pochi hanno citato, che cresce ogni anno e diminuisce il potere d'acquisto e la ricchezza reale degli italiani, chiamato inflazione. Se l'inflazione crescerà (come si prevede e si spera, visto il debito dell'Italia), come conseguenza al non adeguamento degli stipendi si avranno in pratica meno soldi...ottenendo per lo statale lo stesso effetto di una tassa.

Oltre a questo, ora dobbiamo aggiungere un altro dato, ossia l'aumento dei pedaggi autostradali e l'aggiunta di altri pedaggi su strade che erano "gratuite":

Gli aumenti delle tariffe andranno da un minimo dell'1,5-2% fino a un massimo del 5%. Nel dettaglio l'aumento sarà di un millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a di 3 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5. Ulteriori rincari scatteranno invece dal primo gennaio 2011. Dal primo luglio comincerà poi la fase transitoria in cui l'Anas è autorizzata ad applicare un pedaggio di 1 euro sui veicoli leggeri e di 2 euro sui veicoli pesanti per le autostrade collegate con i tratti autostradali o i raccordi.

Il nuovo pedaggio potrà riguardare 22 tratte di competenza Anas e finora gratuite: undici autostrade e undici raccordi stradali per un totale di 1.270 chilometri. Il pedaggio dovrebbe essere introdotto per tratte importanti come l’autostrada Roma-Fiumicino, la Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania, il raccordo Torino-Aeroporto di Caselle, la superstrada Firenze-Siena, il raccordo Salerno-Avellino


Questo comporta, oltre ad una maggiore spesa per chi viaggia per andare in vacanza o anche solo per fare una cosa chiamata lavoro, in più graverà sui mezzi pesanti come camion e Tir, con un conseguente aumento dei costi per le aziende, che dovranno poi recuperare questi soldi aumentando il costo dei prodotti, e sui turisti, che dovranno versare una spesa maggiore (senza considerare il costo della benzina che qui è maggiore rispetto ad altri stati) e che quindi ci penseranno due volte prima di ritornare nel Bel Paese.


I rincari ricordo che sono previsti dalla manovra finanziaria 2010 decisa da Tremonti, Berlusconi e company, quindi il Presidente del Consiglio mentiva sapendo di mentire, come ultimamente sta accadendo molto spesso (e la gente boccalona ci crede).


Se questo non è mettere le mani in tasca.....intanto lui se la spassa a serate da 1000 euro a botta con una ballerina brasiliana...oltre al danno la beffa...prima o poi però in fondoschiena inizierà a far male anche a noi italiani, e allora, si spera, alcuni si accorgeranno di come stanno veramente le cose qui in Italia. (foto presa dal Dailymail)






lunedì 5 luglio 2010

Non sapevo che Confucio avesse previsto l'avvento di Berlusconi


Massima di Confucio:

"Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto,non potrai sbagliare, costui è un imbecille!"




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